Dovevo arrivare ad essere una ultra settantenne per scoprire che i miei
guai fisici sono il più delle volte simili a quelli delle mie coetanee, e
quindi a risparmiare sul medico specialista. Però alla fine ho avuto,
letteralmente, l’illuminazione: e’ successo quando l’altro giorno una mia amica
ha detto “Non riesco a leggere più bene il giornale se non ho un faretto di luce
dietro di me che mi illumina dall’alto..” per rendermi conto che, avendo un
problema
identico al suo, non era con l’oculista che dovevo prendere un appuntamento (cosa
che avevo appena fatto) ma con un negoziante di lampade che mi avrebbe venduto
una bella alogena potente. Da quel giorno, disdetto l’appuntamento,
ho cominciato a dare un po’ più ascolto a quello che lamentano le
coetanee per capire che i cosiddetti mali della terza età sono per il 90 per
cento tutti uguali, come il male alle gengive dei neonati per il quale ci vuole
sempre il miele rosato. Quindi serve soprattutto l’esperienza di chi ha provato
il guaio prima di voi: insomma, niente più salto dal dentista se la
protesi mobile traballa perché basta un “morbido cuscinetto” reclamizzato dalla
pubblicità. E niente più ricerca spasmodica di un podologo se i talloni
bruciano dopo aver portato a spasso il cane per un’ora, perché non vi è venuta
la tallonite degli atleti olimpionici, ma come la signora tal-de-tali vi
ha appena detto, vi basterà un pediluvio emolliente con del bicarbonato di
sodio!
No comments:
Post a Comment