Saturday, November 23, 2013

Mali da terza età

Dovevo arrivare ad essere una ultra settantenne per scoprire che i miei guai fisici sono il più delle volte simili a quelli delle mie coetanee, e quindi a risparmiare sul medico specialista. Però alla fine ho avuto, letteralmente, l’illuminazione: e’ successo quando l’altro giorno una mia amica ha detto “Non riesco a leggere più bene il giornale se non ho un faretto di luce dietro di me che mi illumina dall’alto..” per rendermi conto che, avendo un problema
identico al suo, non era con l’oculista che dovevo prendere un appuntamento (cosa che avevo appena fatto) ma con un negoziante di lampade che mi avrebbe venduto  una bella alogena  potente. Da quel giorno, disdetto l’appuntamento,
ho cominciato a dare un po’ più ascolto  a quello che lamentano le coetanee per capire che i cosiddetti mali della terza età sono per il 90 per cento tutti uguali, come il male alle gengive dei neonati per il quale ci vuole sempre il miele rosato. Quindi serve soprattutto l’esperienza di chi ha provato il guaio prima di voi: insomma,  niente più salto dal dentista se la protesi mobile traballa perché basta un “morbido cuscinetto” reclamizzato dalla pubblicità. E niente più ricerca spasmodica di un podologo se i talloni bruciano dopo aver portato a spasso il cane per un’ora, perché non vi è venuta la  tallonite degli atleti olimpionici, ma come la signora tal-de-tali vi ha appena detto, vi basterà un pediluvio emolliente con del bicarbonato di sodio!

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