Saturday, November 30, 2013

Una fiaba? Si capisce il risparmio

Raccontate le fiabe ai vostri nipotini Una recentissima ricerca dell’Università Cattolica di Milano fatta interrogando i bambini di due scuole elementari lombarde ha provato che gli scolari che conoscono “La Cicala e la Formica”o “I Tre Porcellini" hanno assorbito bene  il significato delle parole risparmio, economia, indebitamento eccetera, e lo vivono senza stress ma addirittura  con maturità. Da questa ricerca è  stato poi tratto un libro,
“Fiabe e Denaro”, edizioni D’Este, che si può richiedere in libreria o a info@pattichiari,it. Mentre agli adulti il ministro dell’Istruzione Maria Chiara Carrozza ha dato un consiglio, la rilettura di quel capolavoro dell’800 che è stato “Davide Copperfield” perché —ha detto la ministra— aiuta a capire il
capitalismo meglio di tanti trattati”.

Saturday, November 23, 2013

Mali da terza età

Dovevo arrivare ad essere una ultra settantenne per scoprire che i miei guai fisici sono il più delle volte simili a quelli delle mie coetanee, e quindi a risparmiare sul medico specialista. Però alla fine ho avuto, letteralmente, l’illuminazione: e’ successo quando l’altro giorno una mia amica ha detto “Non riesco a leggere più bene il giornale se non ho un faretto di luce dietro di me che mi illumina dall’alto..” per rendermi conto che, avendo un problema
identico al suo, non era con l’oculista che dovevo prendere un appuntamento (cosa che avevo appena fatto) ma con un negoziante di lampade che mi avrebbe venduto  una bella alogena  potente. Da quel giorno, disdetto l’appuntamento,
ho cominciato a dare un po’ più ascolto  a quello che lamentano le coetanee per capire che i cosiddetti mali della terza età sono per il 90 per cento tutti uguali, come il male alle gengive dei neonati per il quale ci vuole sempre il miele rosato. Quindi serve soprattutto l’esperienza di chi ha provato il guaio prima di voi: insomma,  niente più salto dal dentista se la protesi mobile traballa perché basta un “morbido cuscinetto” reclamizzato dalla pubblicità. E niente più ricerca spasmodica di un podologo se i talloni bruciano dopo aver portato a spasso il cane per un’ora, perché non vi è venuta la  tallonite degli atleti olimpionici, ma come la signora tal-de-tali vi ha appena detto, vi basterà un pediluvio emolliente con del bicarbonato di sodio!

Monday, November 18, 2013

Come una musa di Renoir


Se appartenete alla (vasta) schiera delle signore sempre in cerca di un anticellulite che migliori tutta quella ciccia alla pancia e alle gambe “che”, dite, “una volta non avevo, e adesso è un dramma”, ecco la soluzione migliore:
andare entro il 23 febbraio alla Galleria Civica d’Arte Moderna  di Torino, via Magenta 3,1 a vedere la mostra su Renoir con dipinti provenienti dal Musee d’Orsay e dall’Orangerie di Parigi. I biglietti sono un po’ cari, sui 13 euro, ma valgono la spesa: perché una volta visto i quadri delle  “bagnanti” seminude che si lavano o si pettinano, il complesso della propria grassezza svanisce come neve al sole. Nessuna che abbia un po’ di sale in zucca può aver più voglia  di comprarsi una crema brucia grassi: quelle bagnanti sono bellissime e sensuali, sarebbe un crimine voler fare calare quelle loro  cosce cellulitiche e quelle pance a rotolini che hanno fatto impazzire i nostri nonni.. E non dite che è cosa d’altri tempi, si sa che quando c’è una crisi le rotondità tornano di moda. Andate alla GAM di Torino (e a propostito, www.mostrarenoir.it) e sentitevi come una musa di Renoir!

Sunday, November 17, 2013

Una borsa "signora"


Per anni la borsa Vuitton l’ha fatta da padrona, vera o copiata che fosse. Poi è arrivata la it-bag, grandissima e un po’ scomoda per quelle sue proporzioni inusitate. E adesso è la volta della “borsa con le orecchie”, che poi non è altro che una bella borsa trapezoidale che in basso si restringe mentre in alto si allarga e sembra avere due orecchie simili a quelle dell’elefantino Dumbo di Disneyana memoria. E’ una borsa che quest’inverno propongono un po’ tutti i grandi stilisti -da Céline a Fendi, da Valentino a Vuitton- ma se l’idea di pagarla dai due-tremila  euro in su vi spaventa potete sempre ripiegare su un falso, che ne costa meno di un decimo. Solo che alla nostra età non è più divertente portarla come a 20 anni: allora si comprava e poi si diceva che “la prendo perché la mamma non mi dà i soldi, è una tirchia bestiale”, mentre adesso bisognerebbe accennare alla pensione che non permette la spesa e magari verrebbero anche gli occhi lucidi perché siamo tanto povere. E quindi? Niente più tarocchi. E magari niente più borse, solo un piccolo marsupio anonimo per metterci dentro telefonino e chiavi di casa, molto più elegante e molto più
sicuro da scippi &co

Saturday, November 16, 2013

Sentire meglio per non deprimersi

Tutte noi dopo i 60 vediamo meno e sentiamo meno di quando eravamo solo sui 50. Ma se l’essere diventate presbiti non è un problema perché ci sono occhiali di gran moda che è persino bello portare, per l’udito è un  dramma. Non vogliamo riconoscere di non sentire i toni acuti di certe voci, ci vergognamo a chiedere di ripetere, ci giustifichiamo (sperando di non sembrare tanto vecchie) che “sentiamo tutti i rumori,non distinguiamo solo le parole”che è poi in realtà proprio la base della presbiacusia, cioè l’invecchiamento del sistema auditivo.E così , dicono al Laboratorio di Neuroscienze dell’ospedale Universitario  di Padova, finiamo piano piano coll’isolarci e col venir colpite dalla depressione; la depressione in chi sente meno,aggiungono, diventa addirittura tre volte più frequente che nelle donne che non hanno problemi di udito.
Cosa fare? Cominciare col non peggiorare la situazione, imparando che fumo, alcol , diabete e stress fanno sistematicamente aumentare il sentire poco. E poi andare da un otorino che ci sottoponga a un test auditivo. E poi portare la prescrizione in un negozio di apparecchi acustici e scegliere il modello che serve.  Che è ormai assolutamente invisibile, costa dai 3mila euro in su ma può essere rateizzato, oltre che riconosciuto dalla mutua. E addio depressione!

Wednesday, November 13, 2013

Una crema contro gli anni


Da che parte cominciare, superati i 50, per avere una pelle più giovane? Dal guardare bene, in tv, quella pubblicità
di divani dove si vede una Sabrina Ferilli che ne ha solo 49 ma si è lasciata tentare  dalle infiltrazioni di botulino che le hanno inventato degli zigomi puntuti che prima non aveva: il risultato non è dei migliori, quindi meglio non volerla imitare e accontentarsi di una buona crema.
Gia’, una crema: ma quale? Ce ne sono centinaia sul mercato. E sono generalmente tutte ormai di buna fattura. Ma ci sono tre metodi per sceglierla su misura che vi passo e poi… fate voi:
IL PRIMO : sceglierla di un costo che potete sempre permettervi; prendere una crema troppo costosa vorrebbe dire comprarla solo una volta ogni tanto, e centellinarla. Meglio invece prenderne una semplice, da usare tutte le sere, “allargata bene” fino anche al collo e al decolletè: pur non contenendo i principi ringiovanenti di quella di lusso funzionerà meglio, evitando increspature e secchezze.
IL SECONDO: sceglierla di una marca conosciuta a livello internazionale e non fidarsi di una appena uscita, che non dà garanzie di anallergicità. Pensate sempre che, se fosse così rivoluzionaria come sostiene, le aziende famose sul
serio (e ricchissime) avrebbero già tentato di copiarla a prezzo inferiore, o addirittura di assorbirne il marchio.
IL TERZO: di sceglierla pensando a dove vivete. In un posto ventoso? Ci vuole una idratante. Fa molto freddo? Meglio una nutriente. Un posto umido? Ottima una rassodante…

Monday, November 11, 2013

Si muova di più!

“Cerchi di fare un po’ di moto tutti i giorni” raccomandano i medici alle signore in menopausa (e post menopausa) che si lamentano del peso in aumento.
Ma di più non consigliano, né dicono che cosa è meglio fare, e a che ora della giornata. E così, visto che il problema è ormai diventato mondiale, si sono attivati gli esperti dell’American Council of Exercize stilando, dopo mesi di
studi, un piccolo vademecum che raccomanda:
***di misurarsi per una settimana, più volte al giorno ,la temperatura corporea e di fissare la palestra (o l’ora della piscina, o del jogging) subito dopo il picco di calore corporeo: più è alto il picco, più tiroide e metabolismo lavorano e danno una sferzata di energia riducendo l’adipe piano piano.
****di auto-analizzarsi e decidere da sole che esercizi fare, ma attenzione, mai andare contro le proprie tendenze: un’ ”allodola” (che al mattino è pimpante e
la sera crolla dal sonno) dovrà fare esercizi nelle prime ore della giornata, mentre una donna-gufo (cioè l’inverso) dovrà farli alla sera, però mai oltre le 19 per non rischiare crisi di insonnia.
***chi pensa allo yoga prenoti di farlo sempre nelle ore serali perché è sempre rilassante. Non si illuda, però, facendolo pensando di perdere peso, a meno di riuscire a imporsi di mangiare meno.  

I movimenti che fa davvero dimagrire sono la marcia, il joggig, il nuoto e la corsa: il resto serve solo a plasmare la
figura.

Sunday, November 10, 2013

Mai provato a meditare?

Non sono una esperta in meditazione, non ho mai imitato quelle persone che si siedono a gambe incrociate e riescono a liberare la mente dai problemi di tutti i giorni focalizzandosi  su un punto di un muro bianco. Ma non ci
scherzo su perché molte mie amiche over 60 lo fanno e dal momento che hanno poi sempre un’aria più serena della mia penso che alla fine sia un esercizio che dà loro un migliore equilibrio, il che non e’ poco di questi tempi. Ci sono poi naturalmente quelle che vorrebbero provare a lasciarsi andare alla meditazione ma non sanno da che parte cominciare a smettere con i classici pensieri dei conti che non tornano a fine mese  o del marito che e’ sempre
più insopportabile. Bene, per loro, soprattutto, mi sono informata (da quelle che già meditano) e ho scoperto che su internet ci sono molti siti sull’argomento e che aiutano anche senza dovere andare a lezione da uno yogi in India. Uno dei più apprezzati è www.meditare.it e se una vuole essere tenuto al corrente di altri articoli pubblicati in precedenza (è un sito ormai famoso e vecchio di anni) può digitare www.meditare.net e iscriversi alla newsletter gratuita che manda altre notizie via mail. Chiedo solo un favore: sappiatemi dire se questa meditazione vi aiutato o no… ne avrei bisogno anch’io!

Sunday, November 3, 2013

Romina forever!


E’ arrivata in volo dalla California, bellissima come se gli anni non fossero passati, ed è passata come un fulmine dalla sartoria di Laura Biagiotti per ritirare il vestito a strati “dimagranti” di chiffon rosso fuoco che le avevano preparato. Poi è volata subito a Mosca per cantare con Albano in un concerto della nostalgia che a momenti faceva crollare il soffitto dagli applausi. E infine, mentre Albano e gli amici festeggiavano in  trattoria (c’erano Morandi, Tozzi, Toto Cutugno  tanti altri) è scappata via direzione Palm Spring quasi senza salutare. E così nessuno ha potuto intervistarla per sapere cosa fa in America, se continua a dipngere, se e’ sempre vegana, cultrice di yoga e assolutamente astemia come quando ha vissuto in India
qualche anno fa. Di sicuro, sta vivendo una nuova vita, e a 62 anni è una gran conquista. E’ solo diventata un po’ troppo rotonda, ma è lo standard americano, con un paio di mesi di dieta si rimette in forma. E intanto Albano dice che
orma tutto è finito, certo, pero’ “ è lei che lo ha voluto” e se fosse stato per lui non sarebbe cambiato nulla. A dispetto della Lecciso che ha oltre di 20 anni di meno.

Friday, November 1, 2013

Diabete? Rinunciate al pompelmo!

Non è ancora stato provato che il pompelmo bruci i grassi appena ingeriti aiutando a dimagrire. Ma una cosa è stata provata per certo, e non è positiva: può far male a chi soffre di diabete, in particolare a quelle persone che soffrono del diabete del tipo 2, cioè quelle sopra i 50 anni, e gli anziani.
Dopo aver studiato il problema per anni la Canadian Medical Association ha pubblicato uno studio in cui dimostra  che le furanocumarine contenute nel pompelmo modificano il metabolismo delle medicine anti diabete, e spesso anche quelle di alcuni antibiotici e di diversi antinfiammatori, rendendoli meno attivi del
dovuto, se non addirittura addirittura controproducenti.  Ma chiedete per sicurezza anche il parere del vostro medico curante. E attenzione, sappiate che l’associazione canadese sconsiglia non solo di mangiare pompelmi ma anche di berne il succo, e attenzione anche ai cocktail che ne contengono!