Monday, September 30, 2013

Lo chiffon? Dopo i 50

Tanti anni fa il giornale per cui allora  lavoravo mi mando’ ad assistere, a Parigi, a una sfilata di  Coco Chanel. Era l’inizio degli anni ’70, mademoiselle era ancora viva anche se vecchissima: se ne stava seduta tutta ingobbita sulla scala a chiocciola che portava al suo appartamento e guardava giu, contorcendosi le mani, in attesa di vedere se ci sarebbero stati degli applausi o no. Mi fece effetto, non si era evidentemente mai abituata al successo e temeva di aver sbagliato. Le modelle erano molto chic, ma decisamente più anziane di quelle che sfilavano per gli altri sarti, era noto la taccagneria di mademiselle che per risparmiare prendeva quelle che ormai non trovavano più lavoro. L’uscita finale fu di tanti abiti di chiffon svolazzanti su toni dell’azzurro e del bianco e gli applausi furono scroscianti  e lunghissimi, allora finalmente Coco Chanel si rilassò e sorrise, una signora accanto a me si commosse e disse alla vicina, indicando le modelle “voyez, elles ont toutes quinze ans”, guardate, sembrano tutte quindicenni.....
Pensavo a questo ieri guardando i (bellissimi) abiti di chiffon pastello che Giorgio Armani ha presentato per la primavera prossima. Dopo 40 e passa anni torna lo chiffon che ringiovanisce e fa sembra tutte ragazzine. Ricordatevene, appena arriverà la stagione e qualcuno tenterà di sconsigliarvelo dicendo che alla vostra età, ormai…. Hanno torto marcio,  Coco Chanel e Armani lo chiffon lo hanno pensato solo e soltanto per voi

Saturday, September 28, 2013

Tutte 60enni (e più)

Ho letto su un giornale che adesso in America la chirurgia estetica ha cambiato registro. Non fa più lifting “ come a 20 anni” e neppure punturine “per pomelli da adolescente” .Adesso i chirurghi puntano alla “Cinquantenne per sempre”, cioè  tirano la pelle delle loro clienti e la rirmpolpano  solo quel tanto che basta per sfar sembrare tutte , eternamente, gradevoli signore di mezza età.
E’ un vantaggio? Di sicuro, non si assisterà più a quella quasi- barzelletta che si diceva una volta, quel  “davanti liceo, dietro museo” o viceversa. MA soprattutto, con la durata della vita in crescita che ormai sfiora i 90 tutte vorranno presto essere come siamo noi adesso. Altro che 50enni, saremo noi il modello da imitare!

Friday, September 27, 2013

La Festa dei Nonni

Chi ne ha mai sentito parlare, qui in Italia? Invece c’è, e si festeggia ufficialmente il 2 ottobre,  con tanto di legge regolarmente approvata e depositata (la 159 del 21 luglio 2005). ll fiore da offrire è’l’azzurro non-ti-scordar-di me e c’è persino una canzone ufficiale che si intitola Ninna Nonna. E’ una festa che viene celebrata in tutto il mondo ma a date  diverse: in USA la prima domenica di settembre dopo il Labor Day, nel Regno Unito il 6 ottobre, in Francia, per le nonne la prima domenica di marzo, per i nonni la prima domenica di ottobre. Ma forse là ci sono tanti nonni separati che non si vogliono più incontrare nemmeno per i festeggiamenti con i nipoti!

Wednesday, September 25, 2013

I videogiochi? Per i nonni

Si è sempre consigliato agli anziani di fare le parole crociate per mantenere la memoria in esercizio... Ma le cose in questi ultimi anni si sono evolute!
All’università californiana di San Francisco si sono per esempio fatti studi serissimi che hanno dimostrato come i video-games dei ragazzini possono rallentare di più l’invecchiamento cerebrale degli over 65,  e non solo: giocandoci molto (insomma... rubandoli ai nipoti) i sopradetti over 65 si scoprono più di buon umore e con voglia di fare.
 
Naturalmente  i laboratori specializzati in video games non si sono persi l’occasione, soprattutto quelli orientali: uno di questi  l’Akili Interactive Lab di Boston, ha già messo in cantiere alcuni videogiochi terapeutici proprio riservati  agli anziani. Non sono ancora stati messi in vendita in Italia, ma lo saranno presto e, in ogni caso, si possono ordinare tramite il vostro negozio di fiducia. Sappiate in ogni caso che in USA sono già in uso nelle  case di riposo  di lusso della Florida; il più apprezzato  è un certo gioco Neuroracer: nel gioco si guida un’auto su un strada di montagna, poi su un’autostrada, e bisogna reagire rapidamente all’improvvisa comparsa di segnali e non provocare incidenti.

Monday, September 23, 2013

Un appuntamento importante


Sabato 12 e domenica 13 novembre sono le Giornate Mondiali del Diabete, e anche se la data sembra lontana segnatela ugualmente sull’agenda insieme al numero verde 800.974.044 che vi indicherà in quali piazze italiane si terranno le manifestazioni per affrontare questo grave disturbo della terza età.
Come probabilmente sapete il diabete è infatti una malattia di due tipi, e la seconda,o diabete di tipo 2, è la più subdola perché arriva in età adulta quasi senza sintomi ma quando poi scoppia fuori veramente (spesso intorno ai 60) arrivano di colpo molti problemi invalidanti  di  cardiopatia e retinopatia. Quindi, meglio prevenire, soprattutto se siete sovrappeso; chiamate il numero verde segnato sopra e informatevi in quale delle 500 piazze italiane della manifestazione vi conviene andare, per consigli, informazioni e materiale illustrativo del problema. 

Il pericolo dei tacchi a spillo

Le sfilate di Milano (ma anche quelle di Londra e di New York) stanno dimostrando che il tacco 15 sarà sempre il preferito nel  2014. Ma non si crucci chi non se la sente più di portarlo, chi ha pressione ballerina che le dà giramenti di testa o chi ha un medico che le ha raccomandato “non faccia sciocchezze , se poi casca  e si spacca un’anca a una certa età c'è il rischio osteoporosi" si consoli per strada camminando dietro una qualsiasi giovane che indossi gonna e tacchi a spillo.  Scoprirà che ad ogni passo il polpaccio di quella signora si contrarrà, per lo sforzo di stare in bilico mostrando muscoli da Gino Bartali, buon’anima: le conviene? Molto più elegante dopo i 60 un raffinato tacco 5...

Thursday, September 19, 2013

Autostimatevi!


Come state ad autostima? Arrivate a una certa età sono molte quelle che tornano a sentirsi come adolescenti col morale sotto i tacchi solo perché quel giorno nessuno le ha chiamate al cellulare.
A 60 le cose sono diverse, ma non poi tanto, basta un marito che per strada guardi le altre a farle precipitare in un abisso di disperazione, testa bassa, aspetto trasandato e convinzione di essere una che tanto, ormai, non la vuole più nessuno.
La soluzione? Nessuna soluzione, solo un Bestseller Mondadori dello psicologo Willy Pasini che ho trovato in libreria e consiglio a tutte, io per prima che l’ho letto in una serata e adesso che sono alla terza rilettura mi autostimo già molto di più e nello specchio mi vedo una specie di Miss Universo.
Si intitola “L’Autostima”, costa 9 euro e 50 ,è un volumetto che ha più di 10 anni ma è sempre attualissimo perché il problema è eterno.
Provate a leggerlo e poi ditemi se non vi ha fatto del bene...

Wednesday, September 18, 2013

Ritorna lo stile "romantica anni '40"

 
Che piacere rivederla dopo tanti anni così tenera e (apparentemente) indifesa: la romantica anni ’40  che “salta fuori” dalle sfilate che si stanno tenendo in questi giorni a New York, Parigi, Londra e Milano è fragile come sembrava Rossella O’Hara nel film Via col Vento ma in realtà fortissima.
Perché non ci fossero equivoci Antonio Berardi, lo stilista di origini siciliane che vive a Londra,  le ha  dato addirittura il volto di Viven Leight che interpretò Rossella nel famoso film.
E se causa età (la nostra) non potremo copiarle quella pettinatura quasi infantile, avremo senz’altro voglia di imitare il colore delle unghie o quello del rossetto, che fanno entrambi parte dell’ultima collezione Revlon, in uscita a giorni nei grandi magazzini Coin e Rinascente. Ma a proposito di rossetto, sapete come stenderlo se, superata la cinquantina, le vostre labbra cominciano ad appiattirsi e “sbavano” il rossetto cinque minuti dopo averlo messo? E se non volete gonfiarle con le punturine?  Stendeteci sopra un velo di fondotinta mat, poi comprimete bene con un klinex, fate i contorni con una matita color carne e riempite il centro col rossetto, poi asciugate ancora e ridate un velo di rosso.
Parola  della make up artist Jenny Longworth, le labbra rimarranno impeccabili per ore.

Tuesday, September 17, 2013

In tv ritrovo gli amici




Anche voi avete degli amici in tv? Per me, per anni, i più cari sono stati Raimondo Vianello e Sandra Mondaini che “accendevo” sul monitor ogni volta che avevo dei problemi e volevo distrarmi. Più avanti sono stati miei amici tutti quegli attori che rivedevo stagione dopo stagione nei filmetti del pomeriggio, per esempio Tom Bosley che dopo essere stato il papà in “Happy Days” per anni, aveva fatto il “buono” in innumerevoli altre serie televisive, il prete, il parente sfigato, il vicino caritatevole. "Tò, guarda, c’è Tom" mi dicevo vedendolo comparire e, contenta, seguivo la trasmissione fino alla fine anche se valeva poco.

Adesso c’è Dick di “Un detective in corsia” che vedo quasi tutti i giorni fra mezzogiorno e l’una su rete 4 mentre cerco di non lasciar passare di cottura la pasta. Onestamente, all’inizio non sapevo chi fosse, e il suo cognome, che è Van Dyke, mi faceva pensare solo a un simpatico americano di origini nord europee. Ma poi su internet ho scoperto che aveva iniziato la carriera come Bertie, l’amico di Mary Poppins, quello che di notte ballava sui tetti vestito da  spazzacamino e la domenica portava Mary Poppins a fare un picnic dentro un disegno che faceva sul marciapiede: che bei ricordi. A quell’epoca ero giovane, e anche Dick lo era, ne ero vagamente innamorata, con la scusa  di accompagnare i miei bambini a vedere il film stavo al cinema tutto il pomeriggio ad ammirare le sue gambe chilometriche e il suo sorriso strappa cuore... 
Ora “Mary Poppins” lo danno ormai solo a Natale, per fortuna c’è l’appuntamento quotidiano di mezzogiorno con Dick, sono contenta di vedere che anche se ha più di 80 anni è  in ottima salute e, ogni tanto, fa ancora qualche passetto di danza. L’altro giorno, in cucina, ho provato a imitarlo ma ho dovuto aggrapparmi al frigo altrimenti cadevo: sono giù di forma, per amor suo tornerò ad esercitarmi. 
Intanto, mi beo guardandolo nel piccolo schermo, è bello ritovare i vecchi amici

Monday, September 16, 2013

Voglio una quasi-vera




Trent’anni fa, quando eravamo giovani, le più fortunate di noi andavano a fare le vacanze a Marrakech e riportavano da là bellissime borse false che -si sussurrava- erano fatte dagli stessi artigiani che lavoravano le “vere” per Cartier e Saint Laurent quindi erano assolutamente identiche... 
Adesso si va invece dai senegalesi che vendono i falsi che i cinesi affidano loro da smerciare sui mercatini. 
Però ci sono falsi da quattro soldi e falsi di lusso che vengono venduti con  tesserini di garanzia  numerati che dovrebbero garantirne l’autenticità e invece sono solo fatti pagare di più. Così come vengono fatti pagare di più i falsi vintage, ovvero le false Vuitton o Chanel invecchiate ad arte e poi smerciate per “vere d’antiquariato”.
E a questo punto? Il buon senso imporrebbe di lasciar perdere tutto sia i falsi “dei banchetti” che quelli venduti ogni tanto nelle boutique dove si racconta  di aver conosciuto uno che conosce un importatore etc...
Ma poi ci sono i casi umani. Per esempio il mio, che dico sempre che morirò contenta solo il giorno che potrò avere al braccio “una firmata “ vera o quasi vera che sia, però bellissima. 
E quindi, attenzione ai particolari!
- Alla fodera per cominciare: più è di pelle (e per chanel pelle rossa) più la borsa e’ simile all’originale.
- Ai manici: devono essere sempre di vacchetta chiara per Vuitton, con catena per Chanel.
- Alle cerniere: per Vuitton, Prada & co devono avere le cifre del marchio incise a una estremità.
- Alle chiusure: Quelle di Chanel sono sempre subito dietro il marchio, e non sotto. Quelle di Vuitton con un lucchetto.

Sunday, September 15, 2013

Una "curvy" porta il body

Mercoledì inizierà la settimana della moda di Milano: ci sarà la solita folla di appassionati, i soliti stilisti, le solite modelle famose. Grande attesa anche per quella sfilata “curvy” di Elena Mirò destinata alla donne sopra la 48 che quest’anno annuncia due novità: moltissimo colore e “dimenticanza” delle taglie, i vestiti saranno cioè fluidi e andranno bene per tutte le circonfenze, anche quelle esagerate.
Tutto qui? No, in realtà la novità vera sarà un’altra ancora, le modelle sotto gli abiti porteranno tutte  dei body leggeri senza stecche né ferretti. Saranno dei "seconda pelle" che sosterranno bene i seni, comprimeranno la zona  stomaco e fermeranno il ballonzolio delle natiche senza far male perché sono fatti di poliammide e rayon che tengono bene senza stringere. Erano anni  che non si mettevano più  ma adesso val la pena di ricominciare a portarli, i modelli sono nuovi e molto confortevoli.
E se poi pensate che fanno la differenza fra una donna grassa e una curvy,  come dicono alle sfilate, val la pena di comprarli, non costano poi una fortuna, con 50 euro se ne trovano di ottimi!
 

Friday, September 13, 2013

Ossa forti? Mangiate parmigiano


Sappiamo tutte a memoria che l’osteoporosi è un brutto indebolimento delle ossa che colpisce soprattutto le donne dopo i 50-60, e che  per evitare di ritrovarsi con le ossa fragili basta obbedire al medico quando raccomanda di prendere molto calcio,  sia  con le medicine sia sotto forma di alimenti, latte, yogurt, formaggi.
Ricordiamo però sempre quanto calcio dobbiamo ingerire ogni giorno?
C’è un sito su internet, quello della Lega Italiana Osteoporosi, che lo spiega perfettamente: basta seguirlo.
Invece è bene non fidarsi troppo di certe pubblicità televisive che raccomandano  integratori e beveroni come unica soluzione miracolosa. Sia chiaro, funzionano, ma costano parecchi euro e non nutrono in realtà più di un bicchiere di latte .
E se voleste fare da sole? Calcolando che il fabbisogno di una donna sopra i 60 che vuole garantirsi ossa forti è sui 1,100 - 1.300 milligrammi di calcio al giorno, sappiate che l’alimento che ne fornisce di più è il  formaggio parmigiano: 550 mg ogni 50 grammi di formaggio. E subito dopo? La fontina, 464 mg anche quella ogni 50 grammi. E poi? Quel formaggio inglese di color arancione che si chiama cheddar  ne fornisce  405, mentre 100 grammi di yogurt ne danno solo 92 e quello alla frutta 150 

Thursday, September 12, 2013

Volontariato "come una volta"

Abitate in Lombardia? Non perdete quella bella passeggiata itinerante che verrà fatta a Milano tutti i sabati mattina dei mesi di settembre, ottobre, novembre e dicembre: partendo da corso Magenta toccherà tutti i punti della filantropia meneghina nell’800 e nel ‘900 che hanno fatto grande la città.  Sarà una passeggiata guidata di tre ore, e sarà “a misura di persona in età” perché si potrà fare sia a piedi che con i mezzi pubblici. Ricorderà  che il volontariato non è un’invenzione moderna, ma va continuato, naturalmente, e basta anche solo un piccolo obolo per sostenerlo.
Si parte dal museo dei Martinitt e delle Stelline (gli orfani che i mecenati di allora facevano studiare, e molti sono poi diventati personaggi importanti) e si continua  con il befrotrofio, l’ospedale Fatebenefratelli, l’istituto dei ciechi e il mausoleo del Cimitero Monumentale. Per informazioni ulteriori chiamate lo
02/43 00 65 22/20 oppure didatticamuseo@pioalbergotrivulzio.it
 
 

Wednesday, September 11, 2013

Arriva il porta-pillole UE

Su, all’Unione Europea, sono mesi che stanno studiando un porta-pillole universale che verrà lanciato fra qualche mese. Dovrebbe servire a tutti  gli "over" e le “over” che dimenticano di prendere le loro medicine quotidiane.
E questo interessamento dimostra quanto le dimenticanze siano pericolose, con tutte le possibili varianti: alla sottoscritta capita per esempio di tirare fuori le pillole dai loro blister, di appoggiarle su un ripiano per prendere un bicchier d’acqua e poi di bere solo  l’acqua… ritrovando le pillole un paio giorni più tardi con relativo dubbio amletico: quando le ho lasciate qui?
Il portapillole universale dovrebbe invece evitare la maggior parte dei guai perché si carica una volta al giorno e a fine giornata, almeno, è possibile  fare la conta.
E nell’attesa? Non fornitevi di una scatoletta normale, potrebbe farvi fare ugualmente confusione.

Meglio andare in un colorificio e cercare un porta acquarelli da viaggio.
Ce ne sono di molto pratici in ceramica a 6 o a 10 scomparti, dite che i colori li avete giaàe con pochi euro ve la cavate. E salvate la salute!

Tuesday, September 10, 2013

Va bene anche per noi!

I trucchi importabili alle “over” sono finiti?
No,vietato illudersi per il futuro. Però ho visto (su internet, l’avete visto anche voi?) che alle ultime sfilate di New York i colori sono stati smorzati, le rigacce abbandonate e le ciglia finte messe tutte in un cassetto. Insomma, il bellissimo trucco con l’ombretto bruno che vedete sulla modella adolescente fotografata qui sopra lo posso fare anch’io… e anche voi, se volete, l’importante è non aggiungere altri colori sul viso e, soprattutto, evitare come la peste matite kajal e mascara troppo pesanti, che appesantiscono, oltre che invecchiare lo sguardo: non ci servono!
Dimenticavo, il trucco  che vedete è ottenuto con la “palette” Photoready Primer + Stadow, è della Revlon e si trova da settenbre anche nelle nostre profumerie e ai grandi magazzini pù importanti, tipo Coin e La Rinascente
 

Monday, September 9, 2013

Chi nonna, Jane Fonda?

 
 
 

L’Oréal ha riunito in una foto che vedrete a Natale le  sue otto testimonial più belle, da Frida Pinto (quella de e “Il Milionario”) 28 anni, a Eva Longoria, 38. Da Julienne Moore, 52, a Ines de la Fressange, 56.
La più fresca di tutte, in assoluto, però è risultata Jane Fonda, 76 compiuti da poco.
Segno che per mantenersi giovani, le buone creme servono, eccome, però aiuta anche fare un po’ di quell’aerobica che lei  ha lanciato tanti anni fa e un carattere come il suo, tutto coraggio e risate.
Chi direbbe che è ormai una pluri nonna?


Sunday, September 8, 2013

A Venezia ha vinto una di noi!


Al festival del cinema di Venezia la coppa Volpi per la migliore attrice stava per andare a Judi Dench, classe ’34, che forse ricorderete di aver visto in Shakespeare in Love e a Venezia si presentava per il film Philomena
Ma poi alla fine ha vinto Elena Cotta, classe ’31, un’attrice che non ricordiamo granche pechè prma di Via Castellana Bandiera per cui ha vinto non si è mai suonata la grancassa, e negli innumerevoli spettacoli teatrali in cui ha lavorato, oltre che in quelli del piccolo schermo, ha sempre tenuto un basso profilo. 
“Questo premio mi fa credere di avere ancora 15 anni”, ha detto Elena ricevendo il premio, e lo ha dedicato al marito Carlo Alighiero, con cui è sposata da 60 anni "E spero a questo punto di avere una nuova carriera nel cinema…” 
Le facciamo mille auguri, e siamo fiere per lei, nonché orgogliosissime: chi l’ha detto che la vita non può iniziare a 82 ani?

Saturday, September 7, 2013

Scusa, puoi ripetere?



Mettiamo il caso che abbiate più di 60 anni. E che non siate sorde, pero’ non capite cosa vi dicono i bambini con le loro vocette acute. E che sentiate ogni sillaba detta al telegiornale, ma i film doppiati siano un problema… Il medico a cui ne parlate suggerisce uno specialista, e di fare una prova dell’udito. E voi? Ci andate, vi viene detto che sentite meno ma non siete ancora un caso grave, e per l’apparecchio (che costa dai 5 mila euro in su, una cifra) potete anche aspettare un paio d’anni. E intanto? Comprate un cellulare a voce amplificata, ai bambini accontentatevi di dare una carezza…. rimane solo il problema dei film in tv e di quello che sta dicendo George Clooney alla bella  di turno..  
Consigli di chi vi sta scrivendo, e che soffre dello stesso problema: andatevi a comperare una cuffia da musica come quelle che potano gli adolescenti quando vogliono sentire la musica a tutto volume. Si trovano nei negozi di dischi, dai cinesi però costano molto meno e con 9,90 trovate anche i modelli di lusso. Inserite  lo spinotto  in uno degli appositi fori vocali sul retro dell’apparecchio e tornate a sentire come una volta. 
Meraviglioso, George Clooney parla talmente chiaro che è come se si rivolgesse a noi!

Friday, September 6, 2013

Diceva Estée Lauder


I migliori trucchi per una over 60? La grande Estée Lauder , la regina della cosmetica americana, diceva “i pennelli” e subito dopo spiegava che arrivate alla famosa certa età le over avevano tutte la pelle un po’ increspata (per non dire con le rughe...), e i pennelli servivano a eliminare gli eccessi di trucco che altrimenti, col passare delle ore, si sarebbero raggrumati dove la pelle era più segnata.

Altri consigli di Estée Lauder che un giorno di tanti anni fa ho intervistato e da allora non ho mai dimenticato di seguire? Solo due, ma basilari:

*il primo: rinunciare agli ombretti madreperlacei, che segnano troppo e fanno lo sguardo “da tacchino”, e optare invece per quelli più opachi

*il secondo: scegliere sempre toni freddi (beige, grigio, nocciola). E rinunciare a tutti quelli rosati. Agiungeva; “meglio un rosso sfacciato che passare per una Barbie invecchiata!” 
 



 

Wednesday, September 4, 2013

Nuovi "pizzicori" in libreria

Se il best seller “Cinquanta Sfumature  di Grigio” non vi è piaciuto, l’anno scorso, e avete giurato a voi stesse che non sareste più ricadute in un libro erotico per signore anzianotte, beh, provate a pensare pe un attimo cosa avevate come alternativa, se vedere un dibattito alla tv fra la Santanchè e qualche politico  PD, o un vecchio dvd  già visto e stravisto.
Insomma, partite pure senza rimorsi verso una  libreria in cerca di novità pizzicose...
Per le edizioni Mondadori una non meglio identificata Vina Jackson (è uno pseudonimo e non si sa di più ) ha scritto una trilogia di libri sullo steso genere di “Cinquanta Sfumature” che si annunzia di gran successo.
Il primo volume uscito si intitola 80 Days- il Colore del Piacere, costa 14 euro e 90.
Non è alta letteratura, ma si fa leggere.
E di cosa parla? Lo immaginate, le solite cose fra lei e lui...

Tuesday, September 3, 2013

Sta arrivando il nostro momento

Potete anche non crederci ma all'Università di Stanford, in California, da quest’anno si può prendere la laurea in longevity. Che non insegna però a curare gli anziani, come potreste pensare, ma a guadagnarci. Insomma, a fare business grazie alla vecchiaia: per esempio pianificare viaggi per anziani, puntare su sanitari  che a loro possono servire, selezionare cibi da terza età, eccetera.
Un’ assoluta rivoluzione in un mondo che negli ultimi decenni ha fatto i soldi quasi esclusivamente  con i giovanissimi, i loro auricolari, le figurine e i berrettini... Ma le cose stanno cambiando, c’è la crisi , è vero ma non tutti gli anziani hanno pensioni da fame come si dice. Molti hanno invece, più dei giovani, la possibilità di fare ancora qualche piccola crociera, o di andare  in un ristorante di lusso. E così, ecco che i guru dell’economia cominciano a rizzare le antenne, entro il 2020 tutti a inventare “intimi” over 65, marmellate per diabetici, e pullman a prova di artrosi.
In USA dicono già che così si creeranno nuovi posti di lavoro.
Da noi l’Istat segnala ancora che il reddito medio di un anziano è di 13mila euro all’anno, ma che non e’ vero che non può più lavorare: se riesce a convincere i figli può prendere anche 7 euro all’ora facendo la baby sitter dei nipoti, è la tariffa della Feder Anziani !

Monday, September 2, 2013

Attente ai piedi!


E’ risaputo che le donne oltre i 60 hanno spesso male ai piedi.
Ma sono le ossa a far male, le cartilagini o i muscoli? “La vanità” dicono i podologi degli Istituti del Dr Scholl’s, ovvero, nessuna vuole accettare di aver ingrandito, con gli anni, la forma dei suoi piedi e rimane fedele alle vecchie misure di scarpe. Chi portava, mettiamo, un 37, negherà col calzolaio di aver bisogno di un 38, e magari di un  39-pianta-larga  se è sovrappeso: vogliono tutte fare ancora le Cenerentole.
E invece bisogna accettarlo, è fisiologico, dopotutto è solo colpa dell’arco del piede che con gli anni cede sotto il peso, e si allarga  a ventaglio.
Sempre però meglio dei lobi delle orecchie, che dopo  i 70 -75 cominciano ad allungarsi ancora fisiologicamente...e  lì non basta cambiare orecchini, anzi è peggio. 

Sunday, September 1, 2013

Non imitiamo la strega!

Aiutiamo la strega di Biancaneve. Avendo superato il periodo della menopausa (e magari anche quello della post menopausa) si ritrova, poverina, con  un paio di lunghi peli sul mento.
Però non li vede perché è ormai presbite: e visto che la perdita  degli ormoni femminili le ha fatto diminuire i peli dalle gambe si illude di averli “in caduta libera” anche dal resto del corpo.
E invece no: un dermatologo famoso, Antonino Di Pietro, spiega che essendo caduti gli ormoni femminili, quei pochi maschili che albergano nel corpo  delle donne ringalluzziscono, insomma, spuntano indisturbati nelle zone dove di solito spuntano agli uomini, come il viso, e sono bianco-argentati: quindi invisibili da vicino ma visibilissimi da lontano (leggi: dagli altri).
E la strega di Biancaneve? Non lo sa, poverina, ed eccola barbuta e baffuta per il resto dei sui giorni.
A buon intenditor, poche parole: per non imitarla bastano dopotutto  uno specchio ingranditore e delle pinzette o delle strisce epilatorie… avanti!